No, non è un riferimento al nostro colore preferito. Ma al piccolo segreto di un brano che tutti – sì dai, tutti – abbiamo ballato almeno una volta nella vita. Un mix di lingue e comandi bizzarri, Claudio Cecchetto lo definì “un gioco associato alla musica”, ma dietro quel riff di tastiera si cela la mano prog che compose una delle colonne sonore più incisive e inquietanti degli anni 70.

Cecchetto lancia il Gioca Jouer come sigla del Festival di Sanremo 1981, da lui stesso condotto, esattamente 40 anni fa: si apre il decennio d’oro del pop italiano. Maledetta Primavera si piazza seconda dietro Alice, i Ricchi e Poveri restano in 3, debuttano Luca Barbarossa e Fiorella Mannoia, e grazie al papà della radio privata in Italia la musica di Sanremo ritorna in hit parade. One, Two, Three, Quattro!